MOLA DI BARI

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Protesa verso il mare ad abbracciarlo, Mola di Bari è una di circa trentamila abitanti in provincia di Bari. Se avete pianificato le vacanze sulla costa est della Puglia, vale certamente la pena visitarla. Sorge sull’Adriatico a 20 chilometri da Bari, vantando uno dei porti pescherecci più importanti della regione. Il suo litorale corre per 10 chilometri lungo una costiera bassa e rocciosa.

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Leaning towards the sea to embrace it, Mola di Bari is one of about thirty thousand inhabitants in the province of Bari. If you have planned your holidays on the east coast of Puglia, it is certainly worth a visit. It rises on the Adriatic 20 kilometers from Bari, boasting one of the most important fishing ports in the region. Its coastline runs for 10 kilometers along a low and rocky coastline.

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Il territorio risale verso le lievi alture della Terra di Bari con lunghe fasce di terreni particolari in cui viene coltivata una qualità eccellente del prodotto tipico del luogo, il carciofo di Mola di Bari, che risale addirittura al 1400, che trova nel clima temperato e asciutto e il suolo argilloso il suo habitat ideale: viene raccolto indicativamente da luglio ad ottobre. Passeggiando sul lungomare Dalmazia di Mola di Bari si arriva all`imponente castello angioino, fatto edificare da Carlo d’Angiò per difendere la città, appena riedificata, dalle incursioni dei terribili pirati saraceni.

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The territory dates back to the slight heights of the Terra di Bari with long strips of particular land in which an excellent quality of the typical product of the place is grown, the artichoke of Mola di Bari, which dates back to 1400, which is found in the temperate and dry climate and the clayey soil is its ideal habitat: it is harvested approximately from July to October. Walking along the Dalmatian seafront in Mola di Bari you arrive at the imposing Angevin castle, built by Charles of Anjou to defend the city, which has just been rebuilt, from the raids of the terrible Saracen pirates.

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I lavori della costruzione del “palacium” furono affidati ai famosi carpentieri del tempo Pierre d’Angicourt e Jean da Toul. La proprietà è passata nei secoli attraverso i diversi feudatari resistendo ai tanti attacchi provenienti dal mare che non riuscirono mai ad espugnarlo. Ha attualmente la forma di un poligono stellato, con possenti mura a scarpata e numerose caditoie. Dove un tempo c’era il fossato che lo separava dal mare, oggi c’è un’ampia strada litoranea e un bel panorama sull’Adriatico. 

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The works for the construction of the “palacium” were entrusted to the famous carpenters of the time Pierre d’Angicourt and Jean da Toul. The property has passed over the centuries through the various feudal lords resisting the many attacks from the sea that never managed to conquer it. It currently has the shape of a starry polygon, with mighty escarpment walls and numerous machicolations. Where once there was the moat that separated it from the sea, today there is a wide coastal road and a beautiful view of the Adriatic.

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Non molto distante dal castello angioino, protetta tra i vicoli del centro storico, sorge la chiesa madre di Màule come la chiamano i suoi abitanti, intitolata a San Nicola di Bari, risalente alla fine del XIII secolo, rivisitata nella sua struttura, ed oggi mirabile esempio dell’architettura rinascimentale adriatica.

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Not far from the Angevin castle, protected among the alleys of the historic center, stands the mother church of Màule as its inhabitants call it, dedicated to San Nicola di Bari, dating back to the end of the 13th century, revisited in its structure, and today admirable example of Adriatic Renaissance architecture.

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La passeggiata per il centro passa anche da Palazzo Roberti-Alberotanza, che spicca nella centrale e verdeggiante piazza XX settembre, edificato nella seconda metà del Settecento, noto anche come il palazzo delle Cento camere, oggi di proprietà comunale. Incastrata tra edifici degli anni ’70 e caseggiati, vi è anche l’antico torrione di avvistamento nelle mura, che oggi però non appare al massimo del suo splendore, in attesa di essere ripristinato.

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The walk to the center also passes by Palazzo Roberti-Alberotanza, which stands out in the central and verdant Piazza XX Settembre, built in the second half of the eighteenth century, also known as the Palazzo delle Cento Camere, now owned by the municipality. Wedged between buildings from the 70s and blocks of flats, there is also the ancient watchtower in the walls, which today however does not appear in its full splendor, waiting to be restored.

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